Questo verso è stato il mio preferito sin da bambina. Io non provengo da una famiglia cristiana, per meglio dire solo mia madre nella mia numerosa famiglia lo era. Grazie a lei ho potuto conoscere la comunità di cui ora faccio parte. Ho sempre avuto un rapporto altalenante con il Signore, avevo paura di Lui e posso dire ad oggi che non l’ho mai conosciuto veramente fino al 2005. Come ho detto solo mia madre era convertita e per un certo periodo di tempo lo sono state anche due delle mie sorelle, che poi per una serie di circostanze si sono allontanate dal Signore. Mia madre però è sempre rimasta fedele nonostante le avversità della vita e le continue pressioni che mio padre le faceva a causa dell’evangelo. Io in tutta questa situazione sapevo che mia madre viveva seguendo la via ‘’giusta’’ ma non ho mai preso una giusta posizione nei confronti del Signore. La mia vita trascorreva apparentemente serena, avevo tutto ciò che una donna potesse desiderare: un bravo marito che ha sempre cercato di rendermi felice e due splendidi figli. Ma nonostante tutto la mia vita trascorreva così fino a quando, nel 2003, mio padre si ammalò di tumore ai polmoni e dopo pochi mesi morì, ma la cosa che più di tutto mi colpì fu che prima di morire, (LUI CHE AVEVA SEMPRE PERSEGUITATO MIA MADRE) si aprì al Signore e fece di Lui il suo personale Salvatore. Con la morte di mio padre cominciarono a vacillare le mie certezze e quell’insoddisfazione che c’era nascosta nel mio cuore cominciò ad uscire come mai prima di allora. Fu soltanto l’inizio di un forte sconvolgimento esistenziale. Nonostante stessi male, per me era inconcepibile arrendermi a Cristo ed ero sempre alla ricerca di qualcosa che potesse appagare la mia insoddisfazione. Trovai rifugio apparentemente nelle sale da ballo e così il sabato sera insieme a mio marito cominciammo a frequentare certi ambienti. Ma purtroppo nove mesi dopo la morte di mio padre si ammalò dello stesso male il mio unico fratello che avevo e a cui ero molto legata, ma la sua malattia fu più lunga e travagliata. Vedevo mio fratello consumarsi piano piano e a vederlo così fu come se la malattia uccidesse anche me. Non credevo a tutto quello che stava succedendo, era impossibile credere che anche mio fratello se ne stesse andando, e fu proprio così. Il 20 gennaio del 2005 se ne andò con il Signore, anche lui prima di morire accettò il Signore come suo personale Salvatore. Io intanto ero a pezzi, ero completamente distrutta dal dolore. I punti fermi della mia vita se ne erano andati per sempre. In quei momenti mi chiedevo come potesse il Signore farci tutto questo, a noi che siamo sempre stati una famiglia onesta e ancor di più come poteva Dio fare questo a mia madre, a lei che con la morte del proprio figlio ringraziava e lodava il Suo nome? Tutto questo dolore mi stava facendo sprofondare nelle tenebre più fitte, per me la vita non aveva più alcun senso, fino a quando una notte non riuscendo a dormire, sono andata nel bagno, ho aperto la finestra, ho guardato al cielo gridando al Signore con tutto il cuore chiedendogli di aiutarmi perché non ce la facevo più. In quel momento scese una pace in me che non avevo mai provato prima, non ero ancora consapevole che Lui stava cominciando un’opera nella mia vita. La mia arresa al Signore è stata lenta e graduale, cominciai a frequentare la comunità dove mia madre faceva parte. Iniziai a conoscerlo attraverso la sua parola leggendola ogni giorno. Sentivo il suo amore intorno a me, stava medicando quelle ferite dentro di me provocate da così tanto dolore e tanta sofferenza. Un giorno Gli chiesi di darmi una conferma del Suo amore o se era soltanto frutto della mia immaginazione. Dio vi benedica, Iolanda. |