Meditazione: Navigazione spirituale

Meditazione: Navigazione spirituale

Navigazione spirituale

L’azzardo della bussola squilibrata

Perché i cristiani spesso sembrano non centrare la guida di Dio? Una persona è sicura di dover servire Dio come testimone in una posizione secolare oltremare, e nulla gli fa cambiare idea. Una donna è allo stesso modo sicura che Dio voglia usarla da qualche parte come missionaria a tempo pieno. Eppure ci sono buone possibilità che nessuna di queste due volontà raggiunga la destinazione che avevano contemplato. Perché? Come possono un uomo o una donna essere certi che la loro convinzione sia da Dio e perciò affidabile?

Per portare una nave da un porto a un altro il capitano ha bisogno di una bussola, ma prima di tutto egli deve accertarsi che la bussola sia protetta dal campo magnetico della nave stessa, altrimenti darà una lettura distorta. Per funzionare bene una bussola deve essere libera da tutte le altre attrazioni, in maniera da essere libera di rispondere al campo magnetico terrestre. Non è sufficiente che il marinaio dica: “Ho una bussola”. Il capitano deve sapere che, quando monta la bussola sulla nave, tutte le attrazioni magnetiche della nave devono essere annullate, affinché non esercitino alcuna influenza deviante.

Così è per il cristiano, non basta dire: “Io ho la Parola di Dio”. Quella persona deve accertarsi che la Parola non venga distorta dal suo campo magnetico interiore. Quando una giovane scrive al coordinatore dei candidati missionari e dice: “So che è la volontà di Dio che io faccia domanda alla vostra organizzazione”, l’addetto della missione osa accettare questa come l’affermazione che mette fine ad ogni controversia? Di solito no. Il coordinatore della missione sa che c’è una forte possibilità che quelle parole, anche se espresse in tutta onestà, possono avere una guida non corretta, ovvero la guida è ben letta ma con una bussola esposta all’interesse particolare dell’io, una bussola distorta dal campo magnetico della persona stessa.

Si può leggere la Parola di Dio con un’attrazione interiore che inclina leggermente l’asta verso i desideri della persona interessata. Lo so per esperienza. Sotto la costrizione e la tensione di essere agli arresti domiciliari nella Cina comunista, quello che volevo di più di ogni altra cosa era di essere libero da tutte le pressioni. Il mio campo magnetico interno interpretava ogni cosa in termini di fuga dalla Cina. Se vedevo le rondini dirette a sud, pensavo a quanto fossero fortunate di poter volare liberamente in un’altra nazione. Osservare un pezzetto di legno galleggiare in un torrente e correre via mi portava a pensare ad un treno che seguiva il legnetto in tutti i chilometri fino alla libertà dell’oceano.

In quelle condizioni mentali leggevo la Scrittura in modo contorto. Ogni verso o passo che avesse qualche attinenza con l’idea di una fuga o che aveva parole che facessero pensare a lasciare il paese saltavano fuori dalla pagina, ed io le afferravo come un bottino. Potevo costruire, e a volte lo feci, un forte motivo per credere che era volontà del Signore che uscissi immediatamente dalla Cina. Ma la lettura era distorta. Il Signore, credo, stava insegnandomi dei principi per discernere la Sua volontà.

Forse reagisci alla suddetta domanda dicendo: “Allora chi può essere sicuro? Come faccio a sapere che la mia lettura della Parola non sia stata influenzata dai miei desideri?”. Coraggio! La Scrittura dice: “Guiderà gli umili nella giustizia, insegnerà agli umili la sua via”. (Salmo 25:9)

La mansuetudine è l’opposto dell’autoaffermazione. La persona umile è quella nella quale l’attrazione dell’io è stata così trattata che la mente è aperta per rispondere senza interferenze al campo magnetico della Parola di Dio.

Sì, tu dici: “Questo ideale mi sembra troppo teorico, troppo fuori portata. In termini pratici, come si fa a trattare le cose che impediscono la lettura corretta della volontà di Dio?”. “Spogliati dei tuoi desideri sulla questione”, consigliò saggiamente qualcuno, tanto per cominciare. Autoaffermazioni, fissazioni emotive, piaceri e dispiaceri, tutto deve essere portato fuori del raggio d’influenza quando si legge la Parola.

Nel mio caso, permisi alle mie paure di controllare i miei desideri. Il tirare di quell’emozione era così forte da costituire una distorsione formidabile, fino al punto da far apparire che la Parola puntasse nella direzione esattamente opposta: sud invece di nord. Per correggere quella lettura sbagliata ci volle una forte crisi spirituale. La mia volontà andava reimpostata per essere focalizzata risolutamente nell’imparare quello che piaceva interamente al Signore. Una volta che la mia bussola fu liberata per rispondere alla mente di Dio, potei facilmente vedere quanto le mie paure e desideri mi avevano accecato, tanto da non farmi realizzare il vero scopo. Certamente, se il Signore mi aveva messo nella Cina comunista, voleva che stessi lì per il Suo scopo fino all’adempimento del Suo tempo. Non ho mai dimenticato quella lezione sulla navigazione spirituale.

Hai la tua bussola, sii certo che sia libera di oscillare sul vero nord di Dio, non distorta dall’attrazione dell’io.

R. Arthur Mathews

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